L’Osservatorio Nazionale NPE Market di Credit Village ha rilasciato una serie di anticipazioni sul Report Annuale 2021 che verrà diffuso la prossima settimana. Nel 2021 sono state censite 658 operazioni a fronte delle 521 dello scorso anno a fronte di volumi complessivi che scendono a 36,3 miliardi rispetto ai 42,5 del 2020. Incremento significativo sul mercato secondario che ha registrato 284 operazioni nel 2021 a fronte delle 202 del 2020.
Il principale highlight che emerge dai dati è proprio il grado di maturazione ed ampliamento raggiunto nel 2021, nonostante la pandemia. Dopo un triennio frenetico, dal 2017 al 2019, in cui il mercato ha registrato grandi cartolarizzazioni con GACS, un susseguirsi di operazioni di M&A, la discesa in campo di molti investitori esteri ed è stato caratterizzato dalla tendenza alla concentrazione del settore del servicing su un numero ristretto di gruppi, sembra che il mercato sia entrato in una fase di consolidamento da cui non si torna più indietro.
Ad oggi si evidenzia un’ampia diversificazione e stratificazione del mercato stesso per tipologia e struttura delle operazioni e per eterogeneità dei portafogli ceduti in termini di size, asset class, ticket e borrower. Fattori che determinano anche una nuova mappatura degli investitori e dei servicer, dove nuove realtà con specifici core business e skill vanno a coprire precise nicchie e segmenti di mercato.
Come anticipato, una spinta determinante è stata impressa dalle operazioni di re-trade che fanno registrare sul mercato secondario volumi raddoppiati. Il principale driver di questa perfomance è stata la dismissione da parte di alcuni investitori esteri di interi portafogli, anche se caratterizzati da un aging decisamente avanzato. A tal proposito si evidenzia come la ricessione di segmenti di portafoglio o di singole posizioni stia entrando in modo determinante nei processi di gestione e nei business plan di collection di alcuni investitori e servicer, allo scopo da un lato di incrementare il cash flow e dall’altro di alleggerire le proprie strutture di gestione.
Per quanto riguarda, in generale, la tipologia di portafogli ceduti nel 2021, il 61,2% dell’intero transato è rappresentato da portafogli misti formati da un mix di asset class unsecured e secured, con una prevalenza di quest’ultime.
Infine, un altro fattore che sta caratterizzando il mercato è l’intensificazione delle dismissioni di determinate tipologie di crediti da parte degli originator bancari a favore di FIA (Fondi di Investimento Alternativi) che offrono alle banche cedenti l’opportunità di deleveraging e derecognition degli NPE con la possibilità di mantenere parte dell’upside attraverso le quote del fondo stesso.