INNOVAZIONE DIGITALE E BANCHE CENTRALI
VIII Lectio Magistralis AIAF - Avv Alessandra Perrazzelli
Lo scorso 15 giugno si è tenuta presso la sede di ARCA SGR in via Disciplini Milano l’ottava Lectio Magistralis AIAF tenuta da Alessandra Perrazzelli, Vice Direttrice Generale Banca d’Italia e componente del Board dell’SSM/BCE. Seguono degli estratti del discorso
Ogni giorno sperimentiamo come l’innovazione tecnologica pervada diversi ambiti della vita sociale, del settore economico e produttivo come di quello finanziario. Le stesse Banche Centrali e le Autorità di Vigilanza non sono escluse da questi cambiamenti, dalle sfide e dalle opportunità che essi portano con sé. In particolare, la digitalizzazione in atto nel settore bancario, finanziario e dei pagamenti spinge verso profonde trasformazioni di paradigmi consolidati che: modificano i modelli di operatività grazie alla nascita di nuovi servizi e alla riorganizzazione dei processi; ridefiniscono i perimetri dei mercati di riferimento anche a seguito dell’entrata di nuovi operatori come le “BigTech” o piccole e agili “FinTech”; scompongono e ricompongono – secondo nuove tipologie di rapporti anche non definiti su base contrattuale – le catene del valore.
Lo scenario descritto – in cui complessità e velocità rappresentano due delle principali forze del cambiamento che stiamo vivendo – richiede di ridisegnare e sviluppare i presidi, i sistemi di controllo, gli strumenti e gli approcci che come Banche Centrali e Autorità di Vigilanza adottiamo nello svolgimento delle nostre molteplici funzioni istituzionali: politica monetaria e stabilità finanziaria, sorveglianza sui sistemi di pagamento, vigilanza bancaria e finanziaria, tutela della clientela.
Nel settore finanziario l’innovazione tecnologica favorisce la riorganizzazione dei processi di intermediazione tradizionale – trasformando l’operatività e le modalità di erogazione dei servizi –, ridisegna le strategie di sviluppo, stimola l’efficienza e promuove nuove forme di inclusione finanziaria. I progressi innovativi, spostando la frontiera dell’efficienza, richiedono agli intermediari di pianificare proattivamente consistenti investimenti al fine di assicurare la propria capacità competitiva nel tempo.
La leva tecnologica crea nuove opportunità, consentendo anche ad intermediari più piccoli di rimanere sul mercato grazie alle collaborazioni e alle partnership con altri soggetti, spesso non finanziari. La presenza di operatori che provengono da settori economici diversi da quello finanziario se da un lato accresce la concorrenza – come ad esempio nel settore degli strumenti di pagamento –, dall’altro favorisce nuove forme di cooperazione soprattutto su temi di frontiera, che richiedono competenze specialistiche come l’intelligenza artificiale, le cd. tecnologie basate su registri distribuiti (DLT/ blockchain), l’internet of things, le applicazioni biometriche, il quantum computing, etc.
A livello internazionale le principali Banche Centrali hanno avviato una serie di iniziative (costituzione di Innovation Hub, Sandboxes Regolamentari, parternship con Centri di ricerca e Università, nuove forme di dialogo con in mercato, etc.) al fine di favorire la transizione degli operatori verso un ecosistema digitale. Nel nostro Paese, la Banca d’Italia promuove il dialogo e l’interazione con tutti gli esponenti del settore finanziario e industriale e con l’Accademia per condividere esperienze e conoscenze, favorire la promozione di best practises e standard che aiutino la crescita del nostro sistema alla luce delle finalità che caratterizzano l’operato della Banca Centrale i rapidi e profondi cambiamenti in corso nel settore finanziario e in quello dei pagamenti pongono le Banche Centrali davanti ad importanti sfide: tra queste l’esigenza di riflettere sulla natura del contante e sul suo ruolo centrale nell’economia e su quali problemi potrebbero essere indotti da una riduzione del suo uso come strumento di pagamento.
Di fronte a queste trasformazioni il ruolo della Banca Centrale deve adeguarsi fornendo ai cittadini uno strumento di pagamento che trasli nell’ecosistema digitale il ruolo assunto dal contante nel mondo fisico. Una passività della Banca Centrale emessa in forma digitale disponibile per il pubblico per fini transattivi ha la capacità di rafforzare e consolidare la fiducia dei cittadini nell’intera struttura finanziaria, di assicurare che consumatori, imprese e istituzioni continuino ad usarla nelle transazioni quotidiane. In tal modo può essere controllato il rischio di un utilizzo massivo di altri strumenti di pagamento, come quelli denominati in altre valute, siano esse pubbliche o private. Può essere così preservata la sovranità monetaria e in ultima analisi possono essere garantiti gli strumenti a disposizione delle banche centrali per tutelare i risparmi dei cittadini.
Link alla video dell’intervento:
https://www.aiaf.it/lectiomagistralis
Link al testo completo
https://aiaf.img.musvc1.net/static/117956/assets/1/Lectio%20Magistralis%20AIAF%20avv.%20Alessandra%20Perrazzelli%20Banca%20Italia_15.06.2023.pdf
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